C’è una storia e una sequenza di movimenti artistici.
A volte li ricordiamo, li citiamo, ne parliamo per spiegarci un’epoca, l’identità di un momento, o li studiamo come il risultato antropologico dei luoghi dove avvengono per avere consapevolezza di una direzione storica…a volte!
In questo caso l’invito a Fondazione Marcello Morandini ha segnato un momento in cui ancora in tempo ho ascoltato la precedente generazione parlare di se stessa , tentando di segnare un punto nella storia e presentarsi con un grande lavoro di testimonianza artistica declinato nei primi 2 cataloghi della Fondazione, forse non esaustivi ma dettagliati, pensati, attenti, ricercati, composti.
2 libri sul movimento costruttivista e arte concreta, e da lì, con l’apertura e la presentazione è accaduto un vivace dibattito al quale erano presenti autorevoli artisti di altre nazionalità , Francese e Tedesca, gli amici di una vita di Marcello Morandini , l’artista e designer anfitrione di questa giornata.
Parliamo degli anni 60 e 70, dunque più di cinquant’anni in cui, dopo che il movimento aveva preso forma , ha continuato per mano di molti autori, a rappresentare la loro identità artistica , spesso sotto traccia, ma spesso anche vivace e vivo in contesti museali, mostre e importanti collezioni private.
Erano un po’ di anni fa , esattamente nel 2008 , quando a Venezia per la prima volta esco da Ca’ Pesaro, dalla mostra di Marcello Morandini, in calle , respirando…la prima boccata d’aria fresca era dovuta all’entusiasmo di aver potuto vedere quella collezione.
La stessa che ho provato nel 2022 uscendo da Villa Zanotti a Varese.
Immaginate però l’onore di aver comunicato con Marcello e gli altri artisti in questo consesso preziosissimo.
È possibile quindi che il mio desiderio di tramandare, di osservare, l’apologia della memoria che caratterizza il mio lavoro, non sia solo la matrice in cui si muovono le menti , ma è esso stesso un sentimento che mi aiuta a produrre e generare arte.
Questa è senz'altro una bellissima testimonianza storica e artistica di questo movimento, che mi incuriosisce e mi stimola a approfondire. A presto a Villa Zanotti!