Non siamo in un museo, siamo nella storia, orgogliosamente nella nostra storia.
C’è sempre un viaggio e anche se non è tanto lungo è certamente uno dei più affascinanti.
Benvenuti a Portici ( NA) al Museo Nazionale della Ferrovia.
Pulito, semplice, interattivo, interessante…l’apologia del treno, delle storie che si sono intrecciate nel tempo, con le scoperte tecnologiche, con l’arte, il design, le famiglie, gli occhi dei passeggeri stupiti di fronte alla nuova era del trasporto che stava arrivando.
1839, la prima tratta Napoli - Portici, la famiglia dei Borbone e i loro ospiti, sulle prime carrozze ( chiamate ovviamente allo stesso modo di quello che era il mezzo di trasporto più frequente , la carrozza )…e nonostante la forma fosse evidentemente differente , il decoro esterno invece aveva voluto riprenderne l’idea.
Si parte da qui quindi , in questo enorme padiglione con al centro una enorme e personalmente bellissima resina gialla ocra, e sul fondo la riproduzione della prima locomotiva con le carrozze borboniche.
Hai lati in ordine cronologico le varie locomotive a vapore che si sono succedute nei vari decenni fino alle più moderne novecentesche ed elettriche.
La visita è piacevolissima, il personale preparato, l’aria è quella di mare, Napoli sullo sfondo…una sosta nel "dehors" , con giardini curati e un bar ristorante al centro aperto fino a tardi.
La visita degli altri padiglioni è altrettanto interessante, strumenti , macchinari, divise, e le carrozze più recenti a cavallo fra monarchia e repubblica, decorate e accoglienti come salotti aristocratici. È veramente un viaggio nella nostra storia, quando i decori delle repubbliche marinare sostituiscono gli stemmi sabaudi e la carrozza reale si trasforma in quella presidenziale.
L’odore del velluto dei sedili, la memoria dei convogli postali, le locomotive coi vecchi simboli FS con le ali. Così ritorno bambino, mi emoziono, la mia piccola memoria e questi grandi giganti tutti immobili intorno a me e parte di noi.
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